Aumento dei Tassi di Interesse sui Mutui.

Impatti sui Giovani e Primi Acquirenti.

La crescente tendenza dei tassi di interesse sui mutui sta mettendo sotto pressione i giovani e coloro che stanno pianificando di acquistare la loro prima casa. Questi mutuatari, oltre ad affrontare rate più elevate, rischiano di non poter accedere alle garanzie statali offerte dalla Consap, le quali saranno in vigore solo fino a Settembre 2023.

Ticket Medio e Durata dei Mutui nel 2022

Le richieste di mutui per l’acquisto di abitazioni, secondo quanto rilevato dal portale MutuiSI, hanno mostrato un ticket medio di 159.720 euro durante il primo semestre del 2022, in linea con il 2021. Per quanto riguarda la durata dei mutui, quelli della durata di 25-30 anni rappresentano il 72,4% delle richieste.

Preferenza per Mutui a Tasso Variabile con Cap

In linea con altre fonti istituzionali, si sta osservando una diminuzione delle richieste di mutui a tasso fisso a favore dei mutui a tasso variabile con cap. Questo prodotto sembra aver mitigato l’incremento costante dei tassi d’interesse.

Loan To Value (LTV) e Domanda dai Giovani

Il rapporto tra l’importo del finanziamento e il valore dell’immobile, noto come Loan To Value (LTV), mostra che nel primo semestre del 2022 il 67% delle richieste ha superato l’81% del valore dell’immobile. Questo suggerisce che la maggior parte della domanda proviene dai giovani sotto i 36 anni.

Andamento dei Mutui e Influenza dell’Inflazione

Antonio Ferrara, Amministratore Delegato di Monety, società di mediazione creditizia del Gruppo Gabetti, ha spiegato “A subire le conseguenze maggiori dei continui aumenti dei tassi di interesse sui mutui saranno soprattutto i giovani che hanno trainato di fatto il mercato negli ultimi anni. Quest’ultimi, oltre a dover pagare rate più alte, potrebbero infatti non riuscire ad accedere alle garanzie di stato della Consap, in vigore solo fino a Settembre 2023. Per quel che riguarda la tipologia, rileviamo dalla nostra divisione digitale Mutuisi.it un incremento significativo di richieste di mutuo variabile con cap, che è il prodotto più venduto negli ultimi mesi ed è servito in parte per difendere il potere di spesa delle famiglie. Il mutuo variabile viene inoltre proposto anche con formule di opzione di cambio in tasso fisso o in modalità rata costante, formule estremamente flessibili e particolarmente apprezzate dai clienti in periodi di tensione come quello che stiamo vivendo. “

Cambiamenti nelle Classi d’Importo delle Richieste

Le richieste di mutuo al di sotto dei 100.000 euro hanno rappresentato il 30% del totale, rispetto al 36% del 2021. Quelle tra 101.000 e 150.000 euro sono aumentate, arrivando al 40%. Le richieste di finanziamenti tra 151.000 euro e 200.000 euro sono cresciute dal 26% del 2021 al 30% del primo semestre del 2022.

Profilo dei Richiedenti e Stabilità Economica

Nel profilo dei richiedenti, i dipendenti privati continuano a essere la maggioranza, pari al 64%. Tuttavia, si osserva una crescita relativa dei dipendenti statali (+8% rispetto al 2021) e una diminuzione dei richiedenti con partita IVA, scesi dal 29% al 14%.

Rimandare l’Acquisto della Casa tra le Nuove Generazioni

Le nuove generazioni, entrando nel mondo del lavoro, affrontano spesso una minore stabilità economica, il che comporta incertezza date le attuali condizioni economiche complesse. Molti di loro ritardano l’acquisto di una casa per valutare lo sviluppo futuro. Le banche, in risposta, stanno adottando politiche più conservative per mitigare il rischio.

In sintesi, l’aumento dei tassi di interesse sui mutui sta avendo un impatto significativo sul mercato immobiliare, soprattutto sui giovani e sui primi acquirenti. La preferenza per i mutui a tasso variabile con cap e le variazioni nelle classi d’importo delle richieste sono indicativi di come i mutuatari stiano cercando di adattarsi a questo cambiamento. Tuttavia, rimane una certa incertezza tra le nuove generazioni che esplorano opzioni e rimandano l’acquisto della casa.