Fine del Superbonus: Nuove Prospettive e Sfide nel 2024 per Ristrutturazioni Edili

5 Aprile 2024 / Di direzione

Fine del Superbonus: Nuove Prospettive e Sfide nel 2024 per Ristrutturazioni Edili

L’ufficializzazione della legge di conversione del decreto Salva-spese (Dl 212/2023) segna la fine dell’epoca del superbonus, con circa 107 miliardi di spese admesse a detrazione. Nel 2024, il superbonus non esce completamente di scena ma si trasforma in uno sconto ordinario: al 70% quest’anno e al 65% l’anno prossimo, senza proroghe o riaperture di termini.

Nuove Sfide e Opportunità
Il panorama delle ristrutturazioni subisce una radicale trasformazione nel 2024. Senza l’agevolazione al 110%, coloro che intraprendono lavori dovranno affrontare nuove sfide per massimizzare i benefici fiscali. Mentre il superbonus diventa uno sconto ordinario, altre opportunità rimangono attive, come il sismabonus all’85%, l’ecobonus al 75%, e il bonus barriere architettoniche.


Addio a Cessioni e Sconti in Fattura
Il 2024 porta anche l’addio alla cessione del credito e allo sconto in fattura. L’unico modo per usufruire delle agevolazioni sarà attraverso la detrazione in dichiarazione dei redditi. Questa transizione solleva preoccupazioni, specialmente per i condomini con proprietari incapienti e senza liquidità.
Complessità dell’Accesso alle Agevolazioni
L’accesso al fondo, pensato per compensare parte delle spese e già sperimentato nella transizione dal 110% al 90%, appare complicato, richiedendo ai contribuenti di anticipare le spese e richiedere successivamente la compensazione. Questo può essere particolarmente difficile per coloro con scarsa liquidità.

Ponderare le Detrazioni
Senza cessione e sconto in fattura, la detrazione in dichiarazione dei redditi diventa cruciale. Tuttavia, molti cittadini potrebbero non avere le imposte necessarie per sfruttare questa strada. Ad esempio, per sopportare un carico di detrazione del 90%, è necessario avere un reddito di circa 35mila euro annui, escludendo circa 35 milioni di contribuenti.


Scadenze Cruciali nel 2024
Nel 2024, quasi tutte le agevolazioni in vigore chiudono il loro percorso a fine anno. Bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus, bonus mobili, e bonus giardini scadono, lasciando attivi solo il superbonus al 65% e il bonus barriere architettoniche. Chi intraprende lavori condominiali dovrà fare attenzione alle scadenze, poiché il completamento nel 2024 è essenziale per mantenere gli sconti.


Prospettive Future e Proposte di Riforma
Nonostante le scadenze programmate, non è scontato che nel 2025 non ci saranno più sconti fiscali. Alcune proposte di riforma suggeriscono un rimescolamento dei requisiti per le agevolazioni, in vista dell’entrata in vigore della direttiva Case green. Proposte di legge dalla Lega e Forza Italia propongono sconti calibrati sulle disponibilità economiche dei cittadini, mentre il M5S suggerisce un meccanismo graduato in base al tipo di intervento.

Milleproroghe e Mutui: Priorità alle Famiglie Numerose
Il Decreto Milleproroghe prevede il prolungamento dei termini per le agevolazioni sui mutui, dando priorità alle famiglie numerose. La garanzia statale all’80% sulla quota capitale dei mutui prima casa è estesa alle famiglie con tre o più figli, ampliando le opportunità di accesso al fondo di garanzia prima casa.


Conclusioni
Il 2024 si presenta come un anno di transizione e adattamento per il settore delle ristrutturazioni edili, richiedendo attenzione alle scadenze e una valutazione attenta delle nuove opportunità rimaste attive.

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